Galilée et la vitesse de la lumière Les "dialogues" de Galilée
On sait que Galilée fut condamné, en 1633, à cause des idées exposées, dans le Dialogue sur les deux grands systèmes du monde, publié en 1632. Dans cet ouvrage, Galilée mettait en scène trois personnages: Sagrédo, qui représentait l'honnète homme, ouvert aux idées nouvelles, Salviati, qui représente Galilée lui même, et Simplicio, qui expose les idées traditionnelles. Après sa condamnation, Galilée dut se résigner à ne plus parler de cosmologie, mais il rédigea en 1638, DISCORSI E DIMOSTRAZIONI MATEMATICHE intorno a due nuove Scienze Le texte des Discorsi
Sagr. Ma quale e quanta doviamo noi stimare che sia questa velocità del lume ? forse instantanea, momentanea, o pur, comne gli altri movimenti, temporanea ? ne potremo con esperienza assicurarci qual ella sia ? Simp. Mostra l' esperienza quotidiana, l' espansion del lume esser instantanea; mentre che vedendo in gran lontananza sparar un'artiglieria, lo splendor della flamma senza interposizion di tempo si conduce a gli occhi nostri, ma non già il suono all' orecchie, se non dopo notabile intervallo di tempo. Sagr. Eh, Sig. Simplicio, da cotesta notissima esperienza non si raccoglie altro se non che il suono si conduce al nostro udito in tempo men breve di quello che si conduca il lume; ma non mi assicura, se la venuta del lume sia per ciò instantanea, più che temporanea ma velocissima. Nè simile osservazione conclude più che l'altra di chi dice: « Subito giunto il Sole all' orizonte, arriva il suo splendore a gli occhi nostri »; imperò che chi mi assicura che prima non giugnessero i suoi raggi al detto termine, che alla nostra vista ? Salv. La poca concludenza di queste e di altre simili osservazioni mi fece una volta pensare a qualche modo di poterci senza errore accertar, se l' illuminazione, cioè se l' espansion del lume, fusse veramente instantanea poichè il moto assai veloce del suono ci assicura, quella della luce non poter esser se non velocissima: e l' esperienza che mi sovvenne, fu tale. Voglio che due piglino un lume per uno, il quale, tenendolo dentro lanterna o altro ricetto, possino andar coprendo e scoprendo, con l' interposizion della mano, alla vista del compagno, e che, ponendosi l' uno incontro all' altro in distanza di poche braccia, vadano addestrandosi nello scoprire ed occultare il lor lume alla vista del compagno, si che quando l' uno vede il lune dell' altro, immediatamente scuopra il suo; la qual corrispondenza, dopo alcune risposte fattesi scambievolmonte, verrà loro talmente aggiustata, che, senza sensibile svario, alla scoperta dell' uno risponderà immediatamente la scoperta dell' altro, si che quando l' uno scuopre il suo lume, vedrà nell' istesso tempo comparire alla sua vista il lume dell' altro. Aggiustata cotal pratica in questa piccolissima distanza, pongausi i due medesimi compagni con due simili lumi in lontananza di due o tre miglia, e tornando di notte a far l' istessa esperienza, vadano osservando attentamente se le risposte delle loro scoperte ed occultazioni seguono secondo l' istesso tenore che facevano da vicino; che seguendo, si potrà assai sicuramente concludere, l' espansion del lume essere instantanea: che quando ella ricercasse tempo, in una lontananza di tre miglia, che importano sei per l' andata d' un lume e venuta dell' altro, la dimora dovrebbe esser assai osservabile. E quando si volesse far tal osservazione in distanze maggiori, cioè di otto o dieci miglia, potremmo servirei del telescopio, aggiustandone un per uno gli osservatori al luogo dove la notte si hanno a mettere in pratica i lumi; li quali, ancor che non molto grandi, e per ciò invisibili in tanta lontananza all' occhio libero, ma ben facili a coprirsi e scoprirsi, con l' aiuto de i telescopii già aggiustati e fermati potranno esser commodamente veduti. Sagr. L' esperienza mi pare d' invenzione non men sicura che ingegnosa. Ma diteci quello che nel praticarla avete concluso. Salv. Veramente non l' ho sperimentata, salvo che in lontananza piccola, cioè manco d' un miglio, dal che non ho potuto assicurarmi se veramente la comparsa del lume opposto sia instantanea ma ben, se non instantanea, velocissima, e direi niomentanea... |
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